Centro storico di Roma, parte 1
Foto del Pantheon, il Colosseo e l’arco di Costantino, nel centro storico di Roma.
Pantheon di Agrippa
Dettaglio della parte anteriore del Pantheon di Agrippa o Pantheon di Roma, una delle strutture architettoniche in miglior stato di conservazione dell’antica Roma. Questo tempio è stato originariamente costruito da Marco Agrippa nel 27 a.C., ma fu distrutto dall’incendio dell’anno 80 d.C. L’imperatore Adriano lo fece ricostruire, è finito nell’anno 125 d.C., ed onorevolmente attribuisce questo tempio ad Agrippa, come si può vedere nell’iscrizione della parte anteriore "M·AGRIPPA·L·F·COS·TERTIVM·FECIT", che significa "Marco Agrippa, figlio di Lucio, [lo] fece [costruire quando era] console per la terza volta". Nell’antica Roma i nomi usati erano scarsi, così "L" di solito significava Lucio ("Lucius").
Fontana di fronte al Pantheon di Agrippa
In Piazza della Rotonda, di fronte al Pantheon, c’è una fontana che ha subito diverse modifiche attraverso il tempo. La Fontana del Pantheon era aveva delle statue di leoni, ma nel 1575 una fontana simile a quella attuale è stata progettata da Giacomo Della Porta e scolpita da Leonardo Sormani, per commissione del papa Gregorio XIII. Più di un secolo dopo, nel 1711, il papa Clemente XI richiede modifiche alla Fontana, e vi aggiungono una dedicazione a lui, come si può vedere nell’iscrizione in questa foto. Altri artisti che hanno partecipato alla costruzione di questa fontana sono Simone Moschino e Giacomo Silla Longhi. Anche se purtroppo non si vede nella mia foto, la Fontana ha un obelisco egiziano nella parte superiore, dal tempo di Ramesse II.
Portico del Pantheon di Agrippa
Un altro angolo del Pantheon, dove si possono vedere alcuni dettagli ornamentali e le colonne corinzie. Anche se fotografia notturna certe volte può essere una sfida, il Pantheon è sempre ben illuminato e si possono vedere alcuni dettagli molto interessanti di questa imponente struttura antica così ben mantenuta nel corso dei secoli. In questo caso non ho usato un treppiede, ma uno dei vantaggi della notte è la bassa densità di turisti intorno al Pantheon, e così è possibile selezionare l’angolo esatto in cui si desidera collocare un treppiede per ottenere tempi di esposizione più lunghi e fare eventuali modifiche senza alcuna fretta.
Colonne del pronao del Pantheon
Il pronao del Pantheon risalta per le sue enormi colonne corinzie di quasi 12 metri di altezza, molte delle quali sono state portate dalle cave di roccia in Egitto. Le colonne corinzie sono l’ultimo dei tre tipi od ordini di colonne greche classiche. Le prime colonne corinzie erano già in uso dal almeno il 427 a.C., circa 500 anni prima della costruzione finale del Pantheon, e dato che gli antichi romani apprezzavano l’arte e l’architettura greca, l’influenza greca è evidente in questo e molti altri templi o strutture dell’epoca.
Facciata del Colosseo di Roma
Facciata nord del Colosseo, con i suoi caratteristici archi esterni. Tra ogni arco ci sono tre diversi tipi di colonne ad ogni livello: colonne doriche al livello inferiore, colonne ioniche al livello medio, e colonne corinzie al livello superiore. Sullo sfondo a destra si può vedere l’arco di Costantino.
Madonna del Sasso sulla tomba di Raffaello
Questa scultura conosciuta come Madonna del Sasso è posizionata sopra la tomba di Raffaello nel Pantheon. Fu scolpita da Lorenzzeto, un allievo di Raffaello.
Piazza del Colosseo
Vista della piazza del Colosseo, compreso l’arco di Costantino. Da questo angolo si può vedere il finale brusco degli archi del muro esterno. Con l’aiuto di alcune ricostruzioni dopo incendi e terremoti, il Colosseo ha resistito per secoli. Ma il grande terremoto del 1349 ha causato gravi danni del muro esterno meridionale, che non potrebbe essere ricostruito, e i materiali dalle macerie sono stati utilizzati per altri edifici in tutta la città.
Facciata nord dell’arco di Costantino
Questo imponente arco trionfale, l’arco di Costantino, fu completato nel 315 d.C., per celebrare la vittoria dell’imperatore Costantino contro le forze notevolmente superiori di Massenzio 3 anni prima e, di conseguenza, riuscendo a prendere il controllo della città. Questa battaglia ha avuto un significato storico per i cristiani oltre alla creazione di un monumento ornamentale, dato che Costantino considerò che il Dio cristiano lo aveva aiutato per ottenere questa vittoria inaspettata, e quindi, anche prima della finalizzazione del suo arco, mette fine alla persecuzione dei cristiani.
Dettaglio della cupola del Pantheon
Dettaglio di una sezione della cupola del Pantheon di notte.Facciata est dell’arco di Costantino
In questa vista laterale dell’arco di Costantino si può vedere un rilievo circolare con una figura che guida un cocchio trainato da quattro cavalli (quadriga) insieme ad un essere celeste nei cieli, e il rilievo sotto rappresenta l’entrata trionfale di Costantino a Roma. Le otto colonne di questo arco sono corinzie, come quella in questa foto.Angolo dell’arco di Costantino
In questa sezione dell’arco di Costantino, si possono vedere alcuni dei rilievi che rappresentano Costantino dando un discorso ai suoi soldati prima della battaglia, e il fregio in alto a destra è una scena della macellazione degli animali (un toro, una pecora e un maiale) sul campo di battaglia, una abitudine orrenda che purtroppo ancora persiste ancora oggi nel nostro mondo d’altre maniere. L’iscrizione "SIC XX" si riferisce al desiderio che l’imperatore regnasse per 20 anni; e in altre parti dell’arco le iscrizioni indicano il numero X, in riferimento ai 10 anni di regno di Costantino come imperatore romano al momento della costruzione dell’arco.
Basi delle colonne dell’arco di Costantino
Le basi delle colonne corinzie sul lato sud dell’arco di Costantino hanno rilievi che rappresentano i soldati trionfanti e alcuni prigionieri della battaglia. L’angolo della foto non permette di apprezzare i dettagli ma sul lato anteriore della base più vicina i prigionieri s’inginocchiano alla dea alata Victoria.
Facciata sud dell’arco di Costantino
Sulla facciata sud dell’arco di Costantino c’è una dedizione all’imperatore per la liberazione della città da Massenzio, diversi rilievi che rappresentano Costantino prima e dopo la battaglia, e ci sono anche rappresentazioni di altri imperatori come Traiano, Adriano e Marco Aurelio, collegando questi imperatori precedenti, considerati favorevolmente, a Costantino.
Vista aerea dell’arco di Costantino
Questa vista fornisce una migliore idea delle dimensioni colossali dell’arco di Costantino in Piazza del Colosseo. A 21 metri di altezza, 26 metri di larghezza, e 8 metri di spessore.
Dettaglio del lato nord dell’arco di Costantino
Su questa parte del lato nord possiamo vedere scene che rappresentano i ruoli militari e religiosi di Costantino, le colonne corinzie e il rilievo all’interno dell’arco centrale. L’iscrizione sull’arco centrale "FUNDATORI QVIETIS" significa "Fondatore della pace". Questo passaggio è circa 11,5 metri di altezza.
Cima dell’arco di Costantino
Vista parziale del lato nord dell’arco di Costantino e, a destra della foto, la chiesa di San Bonaventura al Palatino sul colle Palatino.
Tunnel sotterranei del Colosseo
I tunnel sotterranei del ipogeo erano un vero labirinto utilizzato per trattenere e trasferire gladiatori, schiavi, criminali, cristiani ed animali all’arena. In alcune dei muri si vedono varie fasi di ristrutturazione nel corso del tempo, a causa di miglioramenti o ricostruzioni dopo gli incendi che ha sofferto il Colosseo.
Ipogeo nel Colosseo
L’ipogeo del Colosseo era una struttura piuttosto complessa e multi-livello, che consisteva non solo di gallerie e corridoi per il trasporto e la detenzione di animali e persone, ma anche di meccanismi ascensori, rampe e piattaforme mobili. Inizialmente la connessione tra l’arena e l’ipogeo doveva essere impermeabile, dato che di solito l’arena era riempita d’acqua per la simulazione di battaglie navali. A causa della mancanza di praticità, e la disponibilità di questo tipo di show in altri luoghi, è stato interrotto nel Colosseo, ma questa capacità fornisce un’idea della complessità dell’ipogeo nei tempi antichi, nonostante il suo stato attuale apparentemente semplice e deteriorato.
Maenianum primum
Molte di queste strutture a sinistra del corridoio interno del Colosseo erano coperte da tribune, che a questo livello si denominavano maenianum primum, per gli aristocratici; e a destra dell’immagine, una vista parziale del podio dei senatori romani. Attualmente la maggior parte di questi spazi sotto le antiche tribune contengono i resti di ornamenti, colonne e placche con i nomi dei diversi personaggi che frequentavano il Colosseo.
Faccia interna del muro esterno del Colosseo
Prima del loro crollo, le tribune circondavano il Colosseo, scoprendo quasi completamente il muro esterno in questa foto, potendo contenere 50.000 spettatori. Le diverse classi sociali venivano assegnate a diversi livelli o maenianum ("balconi").
Rilievo di gladiatori nel Colosseo
Uno dei rilievi ornamentali del Colosseo che rappresenta i gladiatori in pose epiche. I resti di opere come questa si trovano esposti lungo la maggior parte dei corridoi del Colosseo.
Parte centrale dell’ipogeo
La zona centrale dell’ipogeo si presenta come un labirinto, con diverse gallerie e meccanismi.Livelli dell’ipogeo nel Colosseo
In questa foto si possono vedere i due livelli delle strutture sotterranee situate sotto l’arena del Colosseo, chiamate ipogeo. In uno dei corridoi si può vedere una struttura rettangolare con un buco a livello del suolo, probabilmente un drenaggio, che sarebbe stato utilizzato in relazione a un complesso sistema di acqua e depurazione che correva sotto questi livelli sotterranei.Busti ornamentali del Colosseo
Questi sono alcuni busti che decoravano il Colosseo, e rappresentano diversi personaggi importanti in quel tempo. Oggigiorno siano esposti in diversi corridoi del Colosseo insieme ad altri pezzi ornamentali. Nonostante il deterioramento, si può apprezzare la cura con la quale sono state scolpiti, lavorando i capelli e le pieghe in dettaglio.
Dettaglio delle arcate del muro esterno del Colosseo
I buchi nei muri del Colosseo non sono dovuti al deterioramento, ma al fatto che nel VII secolo d.C. la popolazione aveva diminuito significativamente, ed il livello di povertà diventa insopportabile nella città; pertanto è stato permessa l’estrazione di materiali preziosi dalle strutture che non portavano profitto alcuno, quindi sono rimosse la maggior parte delle travi metalliche utilizzate nella struttura del Colosseo.